domenica 5 marzo 2017

Appennino Ice Tour: Lavacchiello e Ghiaccio Bollente


Le uscite si susseguono in questo inverno molto particolare, così abbiamo accumulato un sacco di arretrati! Ci scusiamo con i lettori e proviamo a recuperare un po', almeno per assolvere il nostro dovere di cronaca...
Il mese di gennaio (sembra un anno fa!) è stato caratterizzato da un freddo eccezionale: un po' tutte le cascate si sono formate in Appennino, le notizie delle loro salite rimbalzavano sui social ed era veramente difficile decidere dove sbattere le picche. Anche noi ci siamo dati da fare, riuscendo a trovare buon ghiaccio ma anche a fare clamorosi buchi nell'acqua - la solita imprevedibilità appenninica!


Domenica 8 gennaio - Cascate del Lavacchiello

Metto assieme un'insolita cordata di neofiti, vecchi amici desiderosi di provare il ghiaccio, e non troppo mattinieri raggiungiamo Presa Alta. Le cascate le conosco bene, discese in estate un paio di volte, e una soffiata del Red-Federico ci conferma la prevista presenza di ghiaccio. Vedere apparire il salto ben gonfio di ghiaccio dal bosco è comunque una bella emozione!
C'è già una cordata impegnata e, vista l'inesperienza complessiva del trio, ne approfittiamo per farci mettere una corda dall'alto. Risaliamo così il salto, su ghiaccio buono e abbondante anche se molto bagnato, con gran divertimento di tutti. E' ormai mezzogiorno quando ripartiamo, destinazione Prati di Sara e i salti superiori. Li scenderemo tutti in doppia, ne risaliremo molti, fino ad affrontare l'ultima calata con la frontale accesa. Giornata intensa e di gran divertimento: erano anni che desideravo provare il ghiaccio di questa bella cascata reggiana!!

Scheda tecnica:
Accesso stradale: alla fine del paese di Ligonchio (RE) una stradina sulla sinistra conduce in alcuni km nel cuore della bellissima val d'Ozola. Parcheggiare in località Presa Alta, dove è presente uno spiazzo; la strada è solitamente ripulita dalla neve per la presenza di un manufatto idroelettrico.
Le Cascate alte del Lavacchiello sono composte da 4 salti: il primo è quello famoso e comunemente ammirato dagli escursionisti; i successivi si trovano sopra, poco lontani dal primo; il quarto è più in alto, a quota 1600 m circa, in corrispondenza del limite del bosco; sopra ancora, a quota 1800 m circa, si formano altre due colate affiancate, le "Lacrime del Gigante". Tutti questi salti ghiacciati inframezzati da più semplici tratti di canale costituiscono una linea molto logica ed estetica che porta quasi in vetta al Cusna.
Tutti i salti sono piuttosto semplici, con difficoltà massime di 2+ concentrate soprattutto sul primo salto, il più alto. Salendo dal sentiero 635 i primi tre sono ravvicinati e alti rispettivamente 35, 30 e 30 m. Il quarto dista circa 1 km dal terzo, ed è alto circa 30 m. Soste a spit sempre presenti in uscita sulla sinistra. Tante altre colatine interessanti in giro...



 Il primo salto, l'unico visibile dal sentiero.

 Altre colatine più in alto: le "Lacrime del Gigante"



 L'anfiteatro del quarto salto, a quota 1600 m circa


 Il terzo salto


Il secondo salto

Nelle settimane successive la val d'Ozola rimarrà un tarlo difficile da scacciare dalle nostre testoline, complice il freddo persistente e la voglia di esplorare altre colate ben più esigenti presenti in zona. Ritorneremo il sabato successivo, ma un fantozziano rialzo termico (quello responsabile del gelicidio) ha reso tutto bagnato, instabile e pericoloso... Già il giorno dopo la situazione ci è stata riferita migliore, ma ormai avevamo già archiviato le idee bellicose in attesa di inverni più freddi...


Giovedì 12 gennaio - Cascata del Ghiaccio Bollente - Lago Santo

Da alcuni giorni il Tex riferisce euforico della presenza di questa cascata. Più volte, durante l'avvicinamento al Rondinaio Lombardo, avevamo fantasticato su questa cascata, una volta mi ci ero pure calato d'estate per dare un'occhiata, ma una tale portata sembrava impossibile da bloccare nella morsa del gelo. Eppure quest'anno si è formata per bene e, grazie al tam tam sui social, è stata letteralmente presa d'assalto dai ghiacciatori. Non potevamo farci scappare l'occasione per farci un giro anche noi!

Scheda tecnica:
La cascata si trova sul torrente che scende dal Lago Baccio, a 10 minuti dal parcheggio del Lago Santo. Prendere il sentiero 523 e dopo poco il 519 sulla sinistra. Il primo torrente che si incontra è quello giusto, e la cascata è proprio sotto il sentiero.
La base si raggiunge scendendo in doppia (60 m) o per ripido bosco sulla destra (faccia a valle). La cascata è molto facile e didattica, composta da brevi risalti intervallati da pozze e terrazzini. Poco sotto l'uscita il flusso si divide in due. Lunghezza totale 60 m, difficoltà 2, quota 1500 m circa.






1 commento:

  1. una bella combinata di ghiaccio appenninico il Lavacchiello! Vedendolo d'estate non avrei mai detto che sia così semplice da salire quando ghiaccia

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