Sullo sfondo: il Col di Poma
venerdì 29 marzo 2013
Col Di Poma
Il Col di Poma è una bella cima fatta a bignè, piazzata proprio al centro della Val di Funes. La salita e sopratutto la discesa con gli sci, rappresentano un classico itinerario quasi sempre fattibile durante la stagione nevosa. Il percorso verso la panoramica sommità si sviluppa sempre ai piedi del versante nord delle Odle di Funes, che in inverno sembrano ancora più maestose. Dai 2422 metri della vetta si possono invece quasi toccare le Odle d'Eores e il Sass De Putia. Il divertimento su neve fresca è possibile sia con discesa per lo stesso itinerario, sia dal versante opposto puntando al Rifugio Genova e ritornando a Malga Zanes, luogo di partenza. Unica nota negativa è il parcheggio a pagamento presso la malga. Molto meglio fermarsi 200 metri più in basso! Per il resto gita assolutamente consigliabile! (Nella foto sopra: Odle di Funes, Sass Rigais e Furchetta)
domenica 24 marzo 2013
Ritratti: il NonnoCesco
Il compagno che ognuno vorrebbe avere con sé durante le scalate. Di certo per le eccellenti doti alpinistiche, cresciute negli anni in maniera inversamente proporzionale ai capelli rossi. Però sopratutto perché il NonnoCesco ha la grande capacità di assorbire le tensioni, le paure e i malumori che a volte caratterizzano il percorso, in montagna come nella quotidianità. Li ingloba in chissà quale zaino per poi lasciarli andare lontano dalla cordata. Non perde i suoi modi pacati nemmeno tra oscuri crepacci a notte fonda, come nel più assurdo garbuglio di corde, su una via dove sembra che tutto sfugga di mano. Iniziato alla montagna fin da bambino, nei suoi movimenti si percepisce una precoce sicurezza, acquisita in tanti anni passati a giocare con la natura. L'indole da pantofolaio che ha deciso il nome con cui tutti lo conoscono, cela in realtà una persona che pare instancabile. Il Nonno è alpinista, ghiacciatore, rocciatore, camminatore solitario, ciclista, nuotatore, slackliner, indoboarder, docente e conferenziere, groupie ai concerti, filosofo, ingegnere e mangiatore di selvaggina. Il tutto in una stessa settimana, per non dire in una manciata di ore. Pare quasi che la vita di tutti i giorni, dove ogni azione ha i suoi riti e i suoi spazi ben definiti, non sia altro che attesa, a volte malamente ingannata con qualche occupazione più o meno noiosa. Pazientemente, il NonnoCesco aspetta l'occasione di entrare in contatto con l'ambiente selvaggio, l'opportunità di dare sfogo alla sua massima espressione. Quella di uno spirito libero in continua ricerca.
venerdì 22 marzo 2013
Monte Cornetto di Folgaria
Il Monte Cornetto sopra il paese di Folgaria è una simpatica meta sciistica. Trattasi di un fantastico balcone panoramico sulla valle dell'Adige e sulla Vasugana, adatto a giorni tranquilli. Quando il meteo è incerto, quando il tempo a disposizione è poco o quando, come ieri, quasi ovunque il pericolo valanghe è elevato. La cima offre comunque una superba visione e la discesa con neve trasformata regala 800 metri davvero gradevoli.
I dolci pendii iniziali
panorami a 360°
domenica 17 marzo 2013
M. Pisanino: canale Sambuco
Il Monte Pisanino con i suoi 1946 m è la maggior sommità delle Alpi Apuane. Il versante sud-sud-ovest, che si slancia alla testa della val Serenaia, è in gran parte roccioso e intersecato da canali e fasce erbose. Il più evidente è il Canale Sambuco, alto più di 500 m, che rappresenta una bella via invernale, quando ghiaccio e neve donano splendore a questi profili aguzzi. Ha pendenze continue sui 45/50° con alcuni risalti più ripidi a metà lunghezza chiamati "la strettoia". In vetta il panorama è a 360° ed un'estetica ed affilata cresta conduce all'imbocco del canale delle Rose, via normale di discesa. Si tratta di una bella e varia traversata invernale, a condizione che la neve sia ben trasformata e ghiacciata. Assolutamente sconsigliabile la risalita del canale con neve non assestata, sia per la difficoltà della progressione che per l'alto pericolo di scaricamenti; il sambuco è il catino delle valanghe del Pisanino, e alla sua base sono noti i nevai che persistono talvolta tutta l'estate. Lo risaliamo a turno, chi venerdi mattina, chi sabato mattina, ma la sostanza non cambia: troviamo il Sambuco in condizioni eccellenti, con neve marmorea dall'inizio alla fine, e ci regala una mattinata di soddisfazione circondati dai profili Apuanici ancora splendidamente ammantati di neve.
Vista la scarsa reperibilità di informazioni sul web, alcune note logistiche:
DIFFICOLTA': AD (in salita un paio di passaggi a 70°, tratti rocciosi di discesa sul canale delle rose delicati)
TEMPO: con le ottime condizioni di oggi per l'intera traversata 4/5 ore
PUNTO DI PARTENZA: 1° tornante a valle del Rif. Donegani in Val Serenaia
ACCESSO:
lasciata l'auto al tornante, seguire la staccionata del camping,
attraversare il ponte e superare una casa con tetto rosso immergendosi
nel bosco, continuare senza percorso obbligato costeggiando il rio
sambuco sulla destra immettendosi nella valle che si apre a sinistra,
risalire ignorando sulla sinistra i primi canali rocciosi, si
oltrepassano resti di valanghe sino all'evidente imbocco del canale
Sambuco sulla sinistra.
SALITA:
risalire il canale con pendenza costante puntando all'evidente
strettoia, si superano alcuni risalti verticali ed incassati con
pendenze più elevate e si sbuca nel tratto superiore del Sambuco che ora
si allarga e conduce nei pressi della vetta del Pisanino.
DISCESA:
si prosegue in direzione sud lungo l'aerea e bellissima cresta abbassandosi
ad un intaglio dove sulla destra inizia il canale delle Rose che nel
primo tratto è semplice, poi si apre e supera alcune fasce rocciose infide e delicate, si giunge infine di nuovo all'imbocco del Sambuco, da
dove si torna al punto di partenza.
il tracciato della traversata
verso l'imbocco del Sambuco
si avvicina "la strettoia"
sui risalti della strettoia a metà canale
uscita dalla strettoia
i profili aguzzi del M. Cavallo
la parte alta del canale con la variante d'uscita
Grondilice e m. Sagro poi il mare
la piramide del Pizzo d'Uccello
Rochefort o Pisanino?
sublime luce radente in cresta
in discesa sul canale delle Rose
Qualche scatto del giorno prima:
Nel canale
In vetta
L'esile cresta sommitale, ancora da tracciare
La cresta della Mirandola verso il lago di Gramolazzo
Panorama sommitale
Il Canale delle Rose
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