sabato 12 luglio 2008

Il Dio delle piccole cose



Cosi chiamato l'itinerario salito dal Giampa e Nick sullo spigolo sud del M. Altaretto (1927 m, Gruppo Giovo-Rondinaio).
La via attacca nei pressi di un piccolo chiodo a fessura, all'incirca dove il canale sinistro sfocia nella valle. Si sviluppa complessivamente per 80 m dalla base al pianoro sommitale e mantiene difficolatà costanti su roccia di III grado ad eccezione di un breve diedrino di -IV.
A parte il chiodo alla prima sosta, non sono presenti protezioni fisse sul percorso. Noi abbiamo usato un set di dadi medio-piccoli (le numerose fessure si prestano molto al loro posizionamento) e qualche cordino. Il nome che abbiamo dato all'itinerario ne descrive perfettamente le caratteristiche, molto semplice ma piacevole e divertente, con una visuale fantastica su gran parte delle cime Modenesi e in ambiente piuttosto suggestivo. L'unico possibile pericolo oggettivo è dato da alcuni massi mobili che però si lasciano identificare bene, nel complesso la roccia è abbastanza solida. Abbiamo valutato che durante la stagione invernale le difficoltà della via aumentano considerevolmente a seconda delle condizioni della neve. Aspettiamo che qualcuno ne dia un parere.



Il tracciato della via "Il Dio delle piccole cose" da due prospettive diverse.


L'elegante sagoma dell'Altaretto e un primo piano del frastagliato spigolo sud




Il Giampa e il Nick all'attacco della via




Il secondo tiro, un'arrampicata veramente divertente e rilassante su roccia buona

1 commento:

  1. porca vacca se sei efficente Nick....già il post pubblicato dopo appena due ore dal rientro....ormai siamo più efficienti di Shottolo&Company...grande esplorazione in ambiente oggi...però la prossima volta ci portiamo dei chiodi + seri!! Ottimi invece i dadi..

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