Cosi chiamato l'itinerario salito dal Giampa e Nick sullo spigolo sud del M. Altaretto (1927 m, Gruppo Giovo-Rondinaio).
La via attacca nei pressi di un piccolo chiodo a fessura, all'incirca dove il canale sinistro sfocia nella valle. Si sviluppa complessivamente per 80 m dalla base al pianoro sommitale e mantiene difficolatà costanti su roccia di III grado ad eccezione di un breve diedrino di -IV.
A parte il chiodo alla prima sosta, non sono presenti protezioni fisse sul percorso. Noi abbiamo usato un set di dadi medio-piccoli (le numerose fessure si prestano molto al loro posizionamento) e qualche cordino. Il nome che abbiamo dato all'itinerario ne descrive perfettamente le caratteristiche, molto semplice ma piacevole e divertente, con una visuale fantastica su gran parte delle cime Modenesi e in ambiente piuttosto suggestivo. L'unico possibile pericolo oggettivo è dato da alcuni massi mobili che però si lasciano identificare bene, nel complesso la roccia è abbastanza solida. Abbiamo valutato che durante la stagione invernale le difficoltà della via aumentano considerevolmente a seconda delle condizioni della neve. Aspettiamo che qualcuno ne dia un parere.
porca vacca se sei efficente Nick....già il post pubblicato dopo appena due ore dal rientro....ormai siamo più efficienti di Shottolo&Company...grande esplorazione in ambiente oggi...però la prossima volta ci portiamo dei chiodi + seri!! Ottimi invece i dadi..
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