L'Appennino è un pò come casa nostra. L'ambiente, il profumo e le sensazioni ci fanno sentire come a casa, una dolce casa. La guida del CAI-TCI pubblicata nel 2003 descrive le montagne Appenniniche come un luogo "in cui si torna sempre con piacere, magari dopo un Lyskamm o un Cervino, a far decantare tra i castagni e i faggi l'ansia repressa". Certamente è la palestra principale e la scuola di tutti gli Alpinisti del Lambrusco, in estate con le sue lunghissime traversate ed escursioni per accumulare dislivello, in inverno con i suoi canaloni e le sue difficili pareti di misto, nelle mezze stagioni per passeggiate romantiche tra le esplosioni di colori infiniti.
La conca del lago Turchino
La favolosa parete est del M. Rondianaio vista dal crinale
Preziosa sfilata: da sinistra Altaretto, Grotta Rosa, M. Giovo. Forse il tratto più spettacolare dell'Appennino Modenese
Il Rifugio Battisti, tra il gruppo del M.Prado e il M.Cusna in un luogo da fiaba
Risalendo al passo Croce Arcana in pieno inverno
per anni ho ignorato queste cime, ma oggi a 26 anni ho scoperto le bellezze di questo gruppo montuoso ed ho concluso che chi disprezza l'appennino non è un profondo amante della montagna...ma è semplicemente un pirla!
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