
Percorriamo la prima parte della via Donato Zeni, che continua poi in arrampicata artificiale, curiosi di attraversare lo stretto cunicolo del 'passo del serpente', per poi calarci in doppia lungo la Zuffa-Ruggiero.
Una via fin qui divertente e non troppo dura, con roccia e chiodatura ottimali.
L'attacco è ben individuabile, nel settore 'gare vecchie', grazie ad una serie di fessure che rompono la base del compatto triangolo sulla cui sommità è posta la famosa Madonnina. Si supera a pochi metri dall'attacco una grossa quercia, per poi sostare poco dopo. Superato poi un breve diedro strapiombante (possibile sosta sulla dx) si aggira a sx la lama di roccia raggiungendo su sentierino la Forcella della Madonnina (sosta).
Salire una lama-fessura, poi un diedro fino al terrazzino di sosta. Da qui si scende appena per entrare subito nel camino, che si restringe fino ai 50cm di diametro del 'passo del serpente'. Si sbuca su di una comoda cengia, un paio di metri sulla verticale della seconda sosta della Zuffa-Ruggiero.











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