
70m, 2L; difficoltà: IV.
Giunti alla base, una colata fradicia e una lussureggiante vegetazione ci preoccupano un po', ma decidiamo di tentare.
Superato lo sbarramento di rovi iniziale si sale il diedro-camino all'interno, cercando di evitare le viscide zone bagnate ed aiutandosi poi con i grossi tronchi di edera. La chiodatura è praticamente assente, ma la splendida roccia calcarea offre numerose clessidre. La sosta è su due spit in un comodo terrazzino in cima alla grossa pianta di edera.
Il secondo tiro si svolge totalmente all'interno della parete, in uno stretto e buio camino che sbuca direttamente sul pianoro sommitale. A parte una clessidra e un vecchio spit nei primi metri, le protezioni sono assenti, ma la roccia è asciutta, solidissima e pulita, l'arrampicata è molto divertente e sicura. Indispensabile la frontale; un tiro davvero incredibile!







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