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La
Saastal, è la sorella minore della Mattertal ed insieme formano una formidabile
accoppiata che racchiude probabilmente il più vasto e meraviglioso panorama
delle Alpi Occidentali. E’ il magico Valais svizzero! Decidiamo di colmare la
nostra lacuna facendo visita alla Saastal. Qui La catena dei Mischabel con i
suoi bianchi ghiacciai svetta sopra il paese di Saas Fee che cerca di rivaleggiare
con la vicina e più blasonata Zermatt. Il miglior colpo d’occhio su questa
sfilata di cime si ha proprio dalla Weissmies che si eleva dalla parte opposta
della valle e che insieme al Lagginhorn, Fletchorn e Pizzo di Andolla formano
un eccezionale belvedere sui Mischabel. Lo avevamo già sperimentato lo scorso
autunno proprio dalla vetta del Fletchorn. Ma questa volta vogliamo riservarci
un posto in prima fila. La traversata della Weissmies per la rocciosa cresta
nord e la discesa per la via normale Nord-ovest è una salita entusiasmante,
lunga, aerea, un’ennesima spettacolare cresta “Valais-iana“. Venerdì sera ci
ritroviamo in tre a scavallare il passo del Sempione, è tra noi anche Alle, che ha deciso di
accettare la nostra folle proposta per festeggiare il suo 50° compleanno. La giornata migliore e che ci dà garanzie di
bel tempo sino a sera pare essere sabato. Dopo una notte furtiva in tenda a Saas Balen, saliamo con la prima funivia ad Hohsaas e, depositata la tenda,
prendiamo la direzione del Lagginjoch dove ha inizio la cresta rocciosa che
attacchiamo alle 9.30. In questo modo riusciamo a scalare nelle ore centrali e
più calde della giornata. La cresta nord infatti al mattino è in ombra ed è
molto fredda. Siamo l’unica cordata sulla via e non incontreremo nessuno sino
al ritorno ad Hohsaas. Sappiamo che la salita ci impegnerà per tutto il giorno,
contiamo di essere in vetta al tramonto, e di scendere per la tracciata via
normale alla luce del crepuscolo. La cresta presenta due tratti di IV+ uno
all’inizio ed uno verso la fine, i quali risultano protetti da alcuni spit e
vecchi chiodi. E’ inoltre presente una breve corda doppia ed un paio di soste già in loco
di cui una su aereo gendarme. Per il resto la via risulta completamente priva di
protezioni ma si protegge benissimo con friend. La roccia se si mantiene il
filo è tutto sommato buona. La salita ci impegna a fondo, è un susseguirsi di
gendarmi e creste emozionante ed estenuante allo stesso tempo, alle volte è
necessario progredire letteralmente a cavalcioni. Il passaggio su uno degli
ultimi spuntoni appuntiti è da togliere il fiato. In tre progrediamo però più
lentamente, ed impieghiamo quasi 8 ore per raggiungere il tratto nevoso della
cresta. L’elicottero del soccorso recupera una cordata sul Lagginhorn, silenziosi
lo osserviamo allontanarsi. Improvvisamente risalgono delle
nebbie e vapori che avvolgono la vetta e ci tolgono la visibilità. La cresta nevosa
seppur non difficile, è esposta con la parete nord-ovest che precipita da un
lato ed enormi cornici che orlano il versante est. Ci guidano esili tracce di sci,
probabilmente di qualche giorno prima e che a fatica si distinguono nella neve.
Abbiamo un attimo di esitazione, disorientati fatichiamo ad individuare la
direzione da seguire. Una provvidenziale schiarita ci riappacifica gli animi e
decisi risaliamo il pendio che in breve ci ricongiunge con la traccia della via
normale sulla calotta sommitale della Weissmies. La magica luce del tramonto ci
accompagna nella nostra solitaria discesa tra i seracchi del Triftgletcher, e
giungiamo ad Hohsaas con le frontali accese. Possiamo finalmente stappare una
bottiglia di Lambrusco e brindare ad Alle, ed a questa entusismante traversata
Valais-iana .
i tre volti della WEISSMIES: la cresta rocciosa
i tre volti dellaWEISSMIES: l'elegante cresta nevosa
i tre volti della WEISSMIES: il glaciale versante nord-ovest di discesa
NOTA:
la cresta è gradata in alcune relazione AD+ in altre D-. Giusto per fare un
paragone con salite analoghe non troppo distanti, noi l’abbiamo trovata
complessivamente più impegnativa dell’arbengrat all’ OberG, i passaggi più
difficili sono a nostro avviso paragonabili alla cresta Rothorngrat allo
ZinalR, probabilmente meno continua di quest’ultima, ma complessivamente più
lunga. Il tratto in neve si percorre abbastanza velocemente come pure la
discesa per la via Normale. Calcolare complessivamente per l’intera traversata
non meno di 10 ore. (noi in 3 ne abbiamo impiegate quasi 14!)
salita del 09.07.2016
salita del 09.07.2016
verso il passo del Lagginjoch, a sx la cresta sud del Lagginhorn
noi giramio a dx, e si parte,..
dallo Stralhorn, al Dirruhorn, i Mischabel ci terranno compagnia tutta la giornata
Giampa...
Alle...
Barba...
Lenspitze e Nadelhorn
Alphubel, Taschhorn e Dom
Stralhorn, Rimpfishhorn e Allalinhorn
ottimo gneiss sul filo di cresta
il primo tiro chiave
l'irto prosieguo della cresta
cominciano i primi passaggi su neve
il glaciale versante nord-ovest di discesa
sempre più affilata
vapori
sempre più "Valais-iana"
Alle supera l'ennesimo gendarme
più aereo di così,...
Saas Fee
avanti col prossimo gendarme
Barba supera elegantemente il secondo tiro chiave
Alè!
passaggio a cavalcioni
Il filo nevoso è sempre più vicino
...purezza...
alla fine della cresta, sul cupolone sommitale della Weissmies
iniziamo la discesa alle prime luci del tramonto
che ben presto infuoca il Triftgletscher
ed infine lascia il posto al crepuscolo...
Bellissima traversata! Peccato non essere riuscito a venire..
RispondiEliminaFoto fantastiche, cresta bellissima, molto bravi!
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