Un'avvincente quanto tranquilla scalata in Apuane. La zona: quella della Pania Secca. Il versante: ovest. La parete è una gigantesca placca spaccata che termina sotto una paretica verticale, solcata da visibili fessure. La rocca sembra ottima. La relazione parla chiara, ma noi ascoltiamo male. Attacchiamo sperando in un tiro facile ma imbrocchiamo una delicata partenza con insidioso tetto finale. La via diventa una ricerca, e presto ci accorgiamo di essere sul tragitto della via dei Nasi alla spalla Ovest. Colmi di consapevolezza, ripartiamo verso l'alto, ma riusciamo a sbagliare per la seconda volta, percorrendo un tragitto logico e antico, a giudicare dalle tracce lasciate. Fortunatamente riprendiamo la via sotto la paretica finale e qui, finalmente consci delle nostre azioni, decidiamo volontariamente di sbagliare di nuovo, e percorrere un superbo diedro, inizialmente strapiombante, di solido 6b. Dall'ultima sosta alla vetta è una passeggiata su aerea cresta: la vista è superba, il tempo un po' meno. Ci caliamo fin sotto alla partenza. Ad accoglierci una Nina ormai allenata per l'Himalaia. Belle, le Apuane!
A margine, l'esplorazione della fantasmagorica parete del Sasso Rosso, difficile da raggiungere ma ancor più difficile non poterlo scalare!
Il tracciato della via dei Nasi, con variante finale e a metà
Dalla vetta
Primo tiro
Prima sosta
Ultimo tiro
Edo come se nulla fosse
Tratti di cresta, a volte rilassanti
Altro che Val Montanaia!
Il difficile avvicinamento alla Via dei Fiorentini
Lo mal tempo
Edo Honnold
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