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Ecco a voi un'infrasettimanale che ha il sapore di ultima
uscita. Forse non sarà così, ma neve così poco neve è difficile da incontrare!
Siamo in due più Adriano, energico e vigile abitante di Pavullo, già con noi in
altre uscite. Adriano dorme meno di quanto dormiva Napoleone e fa il doppio
delle cose, senza provocare guerre o spostare confini. Va in bici di notte, in
Montagna nella pausa caffè, fa il sub quando gli altri guardano il TG ed è pure un papà moderno ovvero lavora, pulisce casa, lava, stira e sta dietro a suo figlio.
Comunque: siamo diretti alla Nord-Est del Rondinaio Lombardo, carichi come pile
nucleari; è la prima volta che esploriamo questi ripidi versanti dalle generose possibilità alpinistiche. Nonostante la sveglia alle ore piccole arriviamo tardi che è già giorno. Il caldo cuoce la neve baciata dal sole, ancora abbondante e spalmata dappertutto; molte belle linee (ad esempio Patagonica) sono ormai impraticabili. Molte, ma non tutte.
Infatti a sinistra, dove la parete forma un ampio e netto diedro ancora all'ombra, sale una placca quasi
verticale che finisce su un pianoro, dal quale appare facile la conclusione in
cresta.
Arriviamo sotto il diedro e troviamo uno spit. Da qui parte un tiro
molto tosto, su ghiaccio insicuro e neve quasi dappertutto inconsistente, attaccata con il
patafix alle rocce. Onore a Marco, che libera il tiro con maestria e agilità. Con non poca fatica e appendendosi alle picche mette un friend, un tricam, pianta un chiodo. Il giaccio è sottile e ripidissmo (80/90°), il tiro più difficile delle ultime salite. Tutta la lunghezza è veramente una figata!!
Cercando di togliere un chiodo da
secondo, Nic cade due metri più in basso. Le picche, conficcate due metri
più su, lo guardano impassibili. Arrampicando con le moffole e i ramponi riesce
a raggiungerle non si sa come, poi prosegue e raggiunge gli altri due in sosta (S2 da
allestire con chiodi a fessura; 60 m).
L'ultimo tratto è un facile canale su neve e permette di raggiungere una cresta e il successivo canale Centrale (PD+, 40/50°) fino in vetta al Lombardo. Da qui si ha una panoramica generale del gruppo Giovo-Rondinaio, tanto che battezziamo il Lombardo “la Tour-Ronde” del Giovo. Altro che lavorare!
L'ultimo tratto è un facile canale su neve e permette di raggiungere una cresta e il successivo canale Centrale (PD+, 40/50°) fino in vetta al Lombardo. Da qui si ha una panoramica generale del gruppo Giovo-Rondinaio, tanto che battezziamo il Lombardo “la Tour-Ronde” del Giovo. Altro che lavorare!
(uscita risalente al 13/03/2014)
Nella foto in alto: il tracciato segnato in un immagine di repertorio.
Sotto la parete NE del Rondinaio Lombardo:
Patagonica, attraente striscia di neve e misto al centro della foto, è purtroppo da rimandare.
Inseguendo l'ombra
Il muro chiave della via, 25 metri in cui farsela sotto...
Fuori dalle (brevi ma intense) difficoltà
Euforici in sosta
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9xcjUYvhH6NHNK0z66O80QuoOJFKTS9FYbt7bZzOTwOiVzNl6rRcVfpuuobrsNVa6W7jUjo2VXTlmzFIf8Z5KyU5GcSiNhpoRLZvm6QwecLHMSbCeclfuoyNbXuBTtz5iQI8pMECbIdU/s1600/04806.jpg)
Sulla cresta che delimita il canale Centrale, sembra ferragosto
Facile ma bello anche questo canale!
Inverno finito?
Bella linea ragazzi.
RispondiEliminaI miei complimenti più vivi !
Be che dire .. una figata pazzesca in una giornata non proprio invernale
RispondiEliminaBella!
RispondiEliminavaio colori sempre una bella salita divertente se poi pensi che sono andato a cima carega e di li al rivolto bel viaggio.comunque siete molto costanti e bravi. bel gruppo il vostro complimenti.
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