sabato 7 dicembre 2013

Canale Segantini al Rondinaio


Sembra incredibile ritrovarsi per la seconda volta, in una giornata invernale dal caldo anomalo, a penare sul versante Sud Est del Rondinaio.

Eppure una combinazione di fattori mi ha riportato fin là, da solo, a seguire una riga intermittente di neve e ghiaccio in una parete secchissima. Alta pressione, aria secca e vento in questi giorni hanno ripulito i crinali, ma la neve nei versanti nord non è trasformata e lì di ghiaccio non ce n'è. Inoltre, durante il lungo avvicinamento notturno in ciaspole verso Foce Giovo, Freccia rinuncia per indisposizione. 

Dal Lago Santo, in circa due ore si costeggia il torrione del Rondinaio Lombardo e si raggiunge il passo di Foce Giovo. Seguendo la strada nel versante toscano si arriva alla base della parete e, in corrispondenza di un tornante, si lascia la strada per raggiungere disagevolmente il fondo del canale (1 ora da Foce Giovo, 1450 m circa). Si sale la prima metà del canale - oggi su neve tutto sommato compatta - fino ad una colata di ghiaccio sulla sx che permette di superare il difficile accesso al canale che prosegue oltre. Si può affrontare la breve colata verticale o aggirarla a sx salendo una rampa a 70°, poi si supera con atletico passaggio un masso incastrato e sormontato da pietrisco instabile (circa 30 m in tutto, consigliabile un tiro di corda). Da qui il canale si apre un po' restando sui 40/50° e punta dritto in vetta alternando nevai a tratti di misto erboso (3 ore alla vetta).

Una salita faticosa ed estenuante, ma sicuramente ricca di panorami e viste variegati, solitaria e interessante. Peccato per lo scarso innevamento che troppo spesso caratterizza il versante sud del nostro Appennino.


Il Rondinaio dal suo lato più bello

Il Rondinaio Lombardo e il suo canale Centrale


Alba a Foce Giovo

 Il versante sud ovest dell'Alpe Tre Potenze

 Il versante sud est del Rondinaio

 Nella parte bassa del canale



Il risalto, oggi sottile linea di ghiaccio, un paio di passaggi belli aerei.
 Il masso incastrato.



 Secchezza totale nella parte alta

 Una sbirciatina sulla verticale parete Nord Est


La maestosa muraglia che sovrasta il vallone del Lago Baccio. Sfilza di canali afflitti da carenza di neve e ghiaccio.

5 commenti:

  1. Ritengo che queste uscite esplorative in versanti poco alla moda e con tanto ingaggio e poca probabilità di riuscita, siano un vostro tratto distintivo.
    Che vi divide dalla massa dai "ripetitori seriali" ed "itinerari da social network" tanto alla moda oggi.
    Bravi, per me fate un Alpinismo con A maiuscola.
    Continuate così !

    RispondiElimina
  2. Oggi abbiamo fatto un canale in notturna sul baccio, all'andata neve ghiacciata ma gia alle nove un'immensa granita

    RispondiElimina
  3. Gran bella salita!!!Complimenti per l'alpinismo esplorativo che praticate!!!
    BRAVI!!!!

    RispondiElimina
  4. Mitico Barba!! tanto non c'è 2 senza 3, qundi la prossima non possiamo mancare,...questa è una grande classica dimenticata!

    RispondiElimina