giovedì 7 febbraio 2013

Bivacco Caciaia e Cima dell'Omo


A volte, pianificando certe uscite, verrebbe da chiedersi: perchè!? Ne vale la pena, andare a faticare tanto con le ciaspole, di notte e di fretta, solo per mettere il naso in montagna? Beh, sono le uscite come queste a confermarci che sì, ne vale la pena, sempre!

Come al solito Nick non sa dire di no alle folli proposte che, con preavvisi nulli, puntualmente gli faccio. E così si parte, domenica dopo cena, destinazione Bivacco Caciaia. Lo raggiungiamo a tarda notte, dopo tre ore di cammino fantastico, immersi in un buio totale rischiarato solo dalla luce delle frontali, guidati dall'intuito alla ricerca della giusta direzione e impazienti di varcare la soglia del bivacco per metterci finalmente a tavola.
Non lo conoscevamo prima e troviamo, ancora una volta, una struttura semplice ma accogliente, dotata di comfort quali fornelli a gas, bel camino e scorta di legna, tavolo e panche, fontana all'esterno. Un altro bel gioiellino incastonato nel versante toscano del nostro Appennino, molto ben curato dalla mitica gente di Barga.
Andiamo a letto a pancia piena e dopo poche ore di sonno la sveglia suona impietosa. Ripercorriamo di fretta le tracce della notte prima, spingendoci stavolta fin sulla Cima dell'Omo, tra lastroni ghiacciati e cornici di neve. Una mattinata spaziale che ripaga ogni sforzo!


Il bivacco Caciaia, posto a 1585m, al limite del bosco, nel versante sud della Cima dell'Omo

 

 Uno splendido Appennino innevato a dovere!


 

 Rimettiamo le ciaspole per attraversare i Campi di Annibale

Il percorso seguito all'andata, al buio, per raggiungere miracolosamente l'agognato bivacco

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