sabato 5 maggio 2012

Bismantova, via del G.A.B.



Qualcuno può pensare che sia difficile, sulla solita e frequentata Pietra, riuscire ogni volta a vivere avventure autentiche, a divertirsi facendo ciò che più piace: un Alpinismo emozionante fatto di esplorazione più che di difficoltà tecniche, di attese e di azione, un piccolo viaggio "in su e in sè". Noi riusciamo spesso in questo intento, ed stavolta credo particolarmente bene! 
A sorpresa ci accompagna in questo viaggio Gino Montipò in persona, la nostra più autorevole guida nell'esplorazione di Bismantova, che dal piazzale ci saluta dandoci delle dritte.

La via prescelta, firmata da Antonio Bernard e Alessandro Gogna nel '68, è dedicata al Gruppo Amici di Bismantova e si preannuncia una vera Avventura, una bella e storica linea che vince la parete lungo una serie di fessure sulla verticale dell'Eremo. Evitiamo il grande tetto iniziale percorrendo la Variante Levati, che sale un diedro invaso dalla vegetazione a sinistra nel bosco e ci consente di salire completamente in libera.
E' questo un itinerario da non sottovalutare: non tanto per la difficoltà, non estrema, dei singoli passaggi, quanto per l'assenza di chiodatura, la pessima qualità della roccia e l'oblio in cui giace la via; da percorrere facendo moltissima attenzione alla caduta di sassi proprio nel piazzale dell'Eremo. Per una ripetizione è indispensabile portare chiodi, dadi, friend e decespugliatore. Soste affidabili attrezzate a spit da 8mm.


L1: 35m; V+, VI.
Salire il diedro invaso da edera e rovi a tal punto da non lasciare intravedere quasi la roccia per i primi 15 metri. Proseguire ancora nel diedro con roccia molto friabile, per poi traversare pochi metri verso dx in corrispondenza di un'eventuale sosta intermedia fino a raggiungere una cengia-rampa erbosa che conduce alla sosta (2 spit), posta ad una decina di metri dal diedro (2 chiodi a fessura e un cuneo - inaffidabile - nel diedro, 2 chiodi e uno spit nel traverso). Roccia decisamente sporca e instabile.

L2: 25m; IV-, V+.
Salire il diedro-fessura soprastante fino ad un alberello, poi salire ancora sulla verticale o poco più a dx, tra toppe erbose e rocce rotte, fino alla sosta posta su un terrazzino a sx (2 spit e 2 chiodi a pressione). Roccia sempre molto friabile; nessun chiodo intermedio.

L3: 20m; V+, VI-.
La sosta è alla base di una serie di fessure parallele. Prendere, spostandosi a dx, la più solida e appigliata (un bong, clessidre) e salire verso l'evidente tetto per roccia friabile. La sosta (2 spit e chiodo a pressione) è sulla dx sotto il tetto. Roccia nel complesso migliore dei tiri precedenti.

L4: 35m; VI, V.
Superare il tetto sulla fessura di dx con un passaggio atletico e ben appigliato, continuare poi sulla verticale lungo il diedro-fessura fino all'altezza di un albero sulla dx, da raggiungere con delicato traverso. Sosta su uno spit sopra l'albero. Nessun chiodo intermedio; roccia buona sul tetto, piu sporca ma comunque solida nel resto della lunghezza. Subito dopo il tetto, diversamente da come riportato in alcune relazioni, non c'è una sosta.

L5: 20m; V+.
Salire la fessura sulla verticale e proseguire in un camino che in breve porta alla sommità (2 chiodi a fessura, di cui uno inaffidabile). Sosta su albero; roccia solida.
Probabilmente quest'ultimo tiro non ripercorre la via originale; la quarta sosta avrebbe dovuto trovarsi più in basso sulla sx della fessura, mentre noi, traversando a dx attirati dallo spit, abbiamo percorso un camino parallelo.



La via vista dal piazzale

 Nick in azione nella giungla del primo tiro



 Il traverso verso la prima sosta


 Il secondo tiro


 Nick in azione sul terzo tiro. 
A sinistra il gran diedro della via Pincelli-Corradini




 S3 e l'atletico passaggio del tetto

  

 L4, bella arrampicata

 S4, non c'è spazio per due. Ma forse siamo fuori via?



 Gli ultimi passaggi in camino

A dir poco euforici sull'amata Pietra!

9 commenti:

  1. Questo è davvero un bel colpo però eh! (andate a cagare)

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  2. Bravi, se siete "Ravanatori" vi consiglio anche "Sasso Rosso" appena al di la del confine toscano del passo delle radici

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  3. Che soddisfazione deve essere rifare vie cosi....
    Bravi !
    Ma scusa non c'è mica il divieto di arrampicata sopra l'eremo ?
    Comunque conosco gente che verrebbe subito a fare ste cose...ne Claus...

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  4. il divieto, per alcune vie, riguarda soltanto sabati domeniche e festivi. nessun problema durante la settimana!

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  5. Ciao Ragazzi,
    Complimenti vivissimi per la ripetizione di questo itinerario.
    Questa settimana sono stato alla Pietra ad arrampicare con Diego e tra le varie cose abbiamo ripetuto la via del Centenario al Pilone Giallo. In cima c'era ad aspettarci il grande Ginetto Montipò che oltre a farci i complimenti per la ripetizione ci ha parlato della vostra salita della GAB.
    Spero di tornare presto, magari a luglio e mettere le mani sulle Zuffa più dimenticate... ma che voi avete già rispolverato. Bravi!

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  6. Via del centenario! complimentoni, gran colpo!!!
    Attendiamo qualche foto e notizia in più.

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  7. scusate il ritardo ma io nel 1996 maggio lo ripetuta fre solo senza imbrago e corda era un po che non andavo di corpo be vi giuro che sono andato nelle braGHE MOLTO TENERO.

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  8. BRAVI QUESTA MI MANCAVA

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