domenica 5 dicembre 2010

Denti della Vecchia: traversata SW-NE


Tanta neve fresca non ancora assestata oggi, in alto ventata e coperta da uno strato di ghiaccio che si rompe sotto ogni passo. Sono solo e decido che è la volta buona di percorrere l'affilata cresta dei Denti della Vecchia.
Essendo nel cuore del comprensorio dell'Abetone sarò facilitato dalle piste nell'avvicinamento, ma mi impongo di essere mattiniero per non trovarmi in mezzo alla folla di sciatori domenicali e per sperare in qualche raggio di sole all'alba, prima che nubi alte lo coprano del tutto.

Come previsto raggiungo il Passo della Vecchia all'alba, salendo subito la cresta che in breve e senza difficoltà raggiunge la cima meridionale dei Denti della Vecchia. C'è un forte vento e le rocce sono ricoperte da uno strato di ghiaccio; il termometro segna -6°. Da qui la cresta si fa affilata e rocciosa, presentando alcuni punti particolarmente esposti e impegnativi. Il passaggio chiave è un'affilatissima lama di roccia che per alcuni metri costringe a percorrere a gattoni o a cavalcioni una passerella larga appena qualche decina di centimetri (presente un utilissimo cavo metallico). Lasciato alle spalle questo passaggio aereo ci si trova sulla vetta settentrionale, da cui una facile discesa conduce al Passo della Fariola.
Contino la cresta che conduce più facilmente fino al Monte Gomito, attraversando la rocciosa Alpe Fariola, ed in breve trovo riparo dal vento gelido al rifugio in compagnia dei primi sciatori.




La cresta dalla vetta meridionale. Cippi di confine tra il Ducato di Modena e di Toscana lungo tutto il crinale.



Le rocce del breve passaggio chiave, ricoperte di verglass.

La parte più affilata della cresta, situata tra le due cime.

Veduta d'insieme dall'Alpe Fariola, l'antecima del Gomito

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