Avevamo già tentato la cresta Est dell'Obergabelhorn proprio nell'agosto di 2 anni fa, quando di ritorno dallo Zinalrothorn avevamo iniziato la salita, poi stoppata proprio in prossimità della Wellenkuppe per nuvoloni minacciosi. Queste cime "imperiali" ci sono piaciute così tanto che torniamo per ritentare. Questa volta proviamo l'approccio da sud, precisamente dall'Arbenbiwak, per compiere la classica traversata Arbengrat-Wellenkuppe, sicuramente più logica e consigliabile che non il percorso inverso. L'Arbengrat infatti è una cresta di roccia sicuramente più godibile in salita che non in discesa, dove i punti di ancoraggio per eventuali calate non sempre sono presenti con continuità. E poi il pernotto all'Arbenbiwak, appollaiato su un isolotto roccioso proprio di fronte alla nord del Cervino, non teme confronti con la Rothornhutte.
Dopo una notte furtiva passata in camping a Randa, martedì mattina siamo in 4 a Zermatt. Qui seguiamo le indicazioni per la Schonbielhutte su bellissimo sentiero con vista superlativa sul Matterhorn, che sarà una presenza costante per tutta la gita. Imboccato il vallone dell'Arben inizia una ripida risalita sino ai 3224 m dell'Arbenbiwak. C'è luce, gas, 15 comodi letti con coperte, fontana esterna con acqua corrente (non potabile) e wc pulito con vista Cervino! In compenso gli Svizzeri chiedono il modesto contributo di 28 franchi per il pernottamento! La mattina si sale per sfasciumi, si attraversa un piccola lingua glaciale e si guadagna la cresta per un canale obliquo che risulta evidente dal bivacco, un po' meno quando ci si è sotto: non sbagliare imboccandolo troppo a sinistra. Dalla forcella parte la Arbengrat vera e propria. Noi siamo stati più o meno sempre sul filo a parte l'attraversamento di un gendarme dove ci siamo spostati sul lato nord, in quanto il filo di cresta era sporco di neve recente e ci sembrava più abbordabile seguire quella linea. Scelta adottata da tutte le cordate di giornata. Si sale superando diversi gendarmi e risalti di roccia buona e solida con divertente arrampicata. Bisogna prestare sempre attenzione, soprattutto al lato sud, dove la parete precipita vertiginosa e si arrampica su lame di roccia sospese nel vuoto. Siamo soli in vetta a goderci la visuale al tepore del sole.
La discesa della cresta Est si rivelerà più impegnativa della salita e ci terrà impegnati per quasi 8 ore. Tra calate in corda doppia, risalite, creste nevose e sfasciumi mortali sotto la Wellenkuppe arriviamo alla Rothornhutte all'ora di cena. Il menù cucinato sul muretto del rifugio e preparato dal nostro chef "Barba" prevede cus-cus riccamente condito e carne secca di bufalo!
E' il caso di dirlo: questa dell' Obergabelhorn è stata davvero una traversata imperiale indimenticabile!
Dopo una notte furtiva passata in camping a Randa, martedì mattina siamo in 4 a Zermatt. Qui seguiamo le indicazioni per la Schonbielhutte su bellissimo sentiero con vista superlativa sul Matterhorn, che sarà una presenza costante per tutta la gita. Imboccato il vallone dell'Arben inizia una ripida risalita sino ai 3224 m dell'Arbenbiwak. C'è luce, gas, 15 comodi letti con coperte, fontana esterna con acqua corrente (non potabile) e wc pulito con vista Cervino! In compenso gli Svizzeri chiedono il modesto contributo di 28 franchi per il pernottamento! La mattina si sale per sfasciumi, si attraversa un piccola lingua glaciale e si guadagna la cresta per un canale obliquo che risulta evidente dal bivacco, un po' meno quando ci si è sotto: non sbagliare imboccandolo troppo a sinistra. Dalla forcella parte la Arbengrat vera e propria. Noi siamo stati più o meno sempre sul filo a parte l'attraversamento di un gendarme dove ci siamo spostati sul lato nord, in quanto il filo di cresta era sporco di neve recente e ci sembrava più abbordabile seguire quella linea. Scelta adottata da tutte le cordate di giornata. Si sale superando diversi gendarmi e risalti di roccia buona e solida con divertente arrampicata. Bisogna prestare sempre attenzione, soprattutto al lato sud, dove la parete precipita vertiginosa e si arrampica su lame di roccia sospese nel vuoto. Siamo soli in vetta a goderci la visuale al tepore del sole.
La discesa della cresta Est si rivelerà più impegnativa della salita e ci terrà impegnati per quasi 8 ore. Tra calate in corda doppia, risalite, creste nevose e sfasciumi mortali sotto la Wellenkuppe arriviamo alla Rothornhutte all'ora di cena. Il menù cucinato sul muretto del rifugio e preparato dal nostro chef "Barba" prevede cus-cus riccamente condito e carne secca di bufalo!
E' il caso di dirlo: questa dell' Obergabelhorn è stata davvero una traversata imperiale indimenticabile!
la parete sud dell'Obergabelhorn con il tracciato dell'Arbengrat dall'Arbenbiwak
la cresta est di discesa per la Wellenkuppe (foto di repertorio)
quadretti Svizzeri tra i pascoli di Zermatt
salendo all'Arbenbiwak...
il Cervino è una presenza costante
ma c'è anche Lei: la Dent D'herens
ed il mastodontico Rosa
l'Arbenbiwak
i 4 Lambruscari
alba
eccoci sull'Arbengrat
su e giù per gendarmi
lo Chef Barba in splendida forma oggi!
finalmente si scopre anche la Dente Blanche
sospesi sugli abissi della parete sud
bellissimo!
ultimi torrioni
l'ultimo ripido tiro di corda
sulle rocce di vetta
Edo ed il Nonno in arrivo sulla guglia dell'Obergabelhorn
la cresta est e la Wellenkuppe indicano la discesa dalla vetta
sul filo nevoso verso il gran gendarme
la faticosa risalita della Wellenkuppe
strapotere Rosa!
la guglia dello Zinalrothorn
verso la Rothornhutte per la cena
cus-cus sul muretto del Rifugio
la nord dei Breithorn,...
...la nord dei Lyskamm...
...e la guglia dell'Obergabelhorn scendendo verso Zermatt
Bella traversata! io l'avevo fatta in senso contrario improvvisandola.
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