Se la geografia può essere considerata come la storia della Natura,
bisognerebbe interpellare uno psichiatra per capire come e quando e
perché in uno spazio così ridotto come il Nord Italia hanno potuto
svilupparsi così diversamente le Alpi Occidentali e quelle Orientali.
Forse è stato per indagare meglio su questo affascinante mistero che una
cordata di Lambruscari ha deciso di spendere tempo ed energie nel
Gruppo del Sella, Val di Fassa, Dolomiti.
In una zona molto frequentata, dove la presenza umana si manifesta, soprattutto in agosto, sotto il multiforme ronzio di motori, di biciclette, di scarponi e di scarpette, abbiamo deciso di unire in un unico e logico itinerario la Prima e la Seconda Torre del Sella. Di buon mattino abbiamo attaccato, per primi, lo spigolo sud-ovest o Steger alla Prima Torre: sei tiri da proteggere, con difficoltà mai superiori al IV+. Roccia eccellente, percorso a tratti esposto, molto vario ed interessante, in parte a cavallo dello spigolo. Arrivati in cima insieme ad altre tante cordate, siamo ridiscesi e abbiamo attaccato la successiva altura per il Diedro Kostner, un evidente angolo retto di roccia perfetta, da accarezzare. Cinque tiri, stesse difficoltà, da proteggere quasi ovunque. Un'arrampicata perfetta in un ambiente suggestivo. Soddisfattissimi, nel scendere dalla normale abbiamo avuto l'onore di conoscere due giovani arrampicatori trentini, con i quali abbiamo concluso la giornata davanti ad una buona birra e a una torta ai pinoli. Che relax, queste Dolomiti!
In una zona molto frequentata, dove la presenza umana si manifesta, soprattutto in agosto, sotto il multiforme ronzio di motori, di biciclette, di scarponi e di scarpette, abbiamo deciso di unire in un unico e logico itinerario la Prima e la Seconda Torre del Sella. Di buon mattino abbiamo attaccato, per primi, lo spigolo sud-ovest o Steger alla Prima Torre: sei tiri da proteggere, con difficoltà mai superiori al IV+. Roccia eccellente, percorso a tratti esposto, molto vario ed interessante, in parte a cavallo dello spigolo. Arrivati in cima insieme ad altre tante cordate, siamo ridiscesi e abbiamo attaccato la successiva altura per il Diedro Kostner, un evidente angolo retto di roccia perfetta, da accarezzare. Cinque tiri, stesse difficoltà, da proteggere quasi ovunque. Un'arrampicata perfetta in un ambiente suggestivo. Soddisfattissimi, nel scendere dalla normale abbiamo avuto l'onore di conoscere due giovani arrampicatori trentini, con i quali abbiamo concluso la giornata davanti ad una buona birra e a una torta ai pinoli. Che relax, queste Dolomiti!
Lo spigolo Steger alla Prima Torre
Il diedro Kostner alla Seconda Torre
Il Sassolungo ci osserva...
Nick sullo spigolo
Pietro
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