mercoledì 28 agosto 2013

Relax dolomitico: spigolo Steger e diedro Kostner alle Torri del Sella

Se la geografia può essere considerata come la storia della Natura, bisognerebbe interpellare uno psichiatra per capire come e quando e perché in uno spazio così ridotto come il Nord Italia hanno potuto svilupparsi così diversamente le Alpi Occidentali e quelle Orientali. Forse è stato per indagare meglio su questo affascinante mistero che una cordata di Lambruscari ha deciso di spendere tempo ed energie nel Gruppo del Sella, Val di Fassa, Dolomiti.
In una zona molto frequentata, dove la presenza umana si manifesta, soprattutto in agosto, sotto il multiforme ronzio di motori, di biciclette, di scarponi e di scarpette, abbiamo deciso di unire in un unico e logico itinerario la Prima e la Seconda Torre del Sella. Di buon mattino abbiamo attaccato, per primi, lo spigolo sud-ovest o Steger alla Prima Torre: sei tiri da proteggere, con difficoltà mai superiori al IV+. Roccia eccellente, percorso a tratti esposto, molto vario ed interessante, in parte a cavallo dello spigolo. Arrivati in cima insieme ad altre tante cordate, siamo ridiscesi e abbiamo attaccato la successiva altura per il Diedro Kostner, un evidente angolo retto di roccia perfetta, da accarezzare. Cinque tiri, stesse difficoltà, da proteggere quasi ovunque. Un'arrampicata perfetta in un ambiente suggestivo. Soddisfattissimi, nel scendere dalla normale abbiamo avuto l'onore di conoscere due giovani arrampicatori trentini, con i quali abbiamo concluso la giornata davanti ad una buona birra e a una torta ai pinoli. Che relax, queste Dolomiti!


 
 Lo spigolo Steger alla Prima Torre

 Il diedro Kostner alla Seconda Torre

 Il Sassolungo ci osserva...
 
Nick sullo spigolo

Pietro

venerdì 16 agosto 2013

Sulle Guglie della Corona Imperiale: Zinalrothorn per la Rothorngrat e tentativo all'Obergabelhorn

Sarà capitato a molti di osservare dalle cime del Monte Rosa, là oltre il Cervino, profili aguzzi di roccia e ghiaccio che completano magnificamente il panorama verso nord: si tratta della "Corona Imperiale" una successione di cime di oltre 4000 m che compongono un anfiteatro glaciale tra la Mattertal la Val d'Anniviers e la Val D'Herens. Su queste vallate ancora ben conservate si schiudono gli scenari alpini più belli, nel loro genere, che si possano ammirare. Qui, con del tempo a disposizione, le combinazioni di traversate ed ascensioni sono tante, belle e mai banali.
Noi parcheggiamo a Zinal, ultimo avamposto della Val D'Anniviers e saliamo alla Cabane du Mountet, lungo un bel sentiero che apre ai suoi orizzonti un susseguirsi di cime entusiasmante. Una volta al rifugio è un pò come giungere in paradiso. Qui il circondario è davvero unico: Gran Cornier, Dent Blanche, Corno di Zinal, Obergabelhorn, Zinalrothorn e Monte Besso. Assurdo come in posto come questo ci siano una manciata di escursionisti e poco più, noi siamo gli unici italiani. Il nostro programma prevede la traversata dello Zinalrothorn con salita dalla cresta sud-ovest (la Rothorngrat) e discesa per la sud-est sino al rifugio Rothornhutte. Da qui l'idea è poi quella di traversare l'Obergabelhorn dalla Wellenkuppe sino all'Arbenbivak e quindi rientrare a Zermatt. Inizialmente non ci poniamo il problema del ritorno a Zinal, per ora lo consideriamo secondario.
Domenica 11 agosto la giornata è tersa, risaliamo il bordo della morena e con ampio semicerchio attraversiamo il ghiacciaio del Mountet sino ad imboccare un ripido canale nevoso che ci porta in prossimità del colle dell'Ober Rothornjock. Qui parte la vera e propria Rothorngrat (cresta sud-ovest), una successione di gendarmi e lame di ottimo granito rosso e rugoso che tagliano il cielo sino alla croce di vetta. La scalata è bellissima, sempre molto sostenuta e per niente attrezzata. La neve caduta due giorni prima, e che ci preoccupava vista dal basso, qui è già sparita e la cresta si presenta asciutta ed in ottime condizioni. Si superano diversi gendarmi con passaggi aerei, qui sulle creste dello Zinalrothorn ci si sente come un'aquila che sorvola le montagne. La risalita delle Binerplatte è l'ultimo ostacolo prima della croce di vetta. Ci caliamo con qualche doppia all'intaglio da cui si dirama la via normale sul versante sud est ed iniziamo  ad abbassarci di quota su terreno infido con neve pessima rammollita dal sole che ci obbliga a diverse calate. Con percorso un pò tortuoso e non così evidente arriviamo alla Rothornhutte giusto in tempo per la cena.
Lunedi 12 agosto è giornata di riposo; in mattinata assistiamo a due recuperi con vericello ed il traffico aereo è intenso. Nota positiva per la gestione del piccolo Rif. Rothornhutte, con ottimo cibo e porzioni abbondanti, un pò indecoroso il wc. Recuperate pienamente le forze martedi 13 agosto risaliamo di buon passo la spalla della Wellenkuppe e da qui iniziamo a risalire le roccette instabili per guadagnare la cresta vera e propria dell' Obergabelhorn. Il meteo prometteva bello, e così sarà, ma alle 6.00 tutte le cime circostanti sono avvolte da nubi e la visibilità è scarsa. Percorrere la cresta con queste condizioni non ci garba, indugiamo... poi, molto prudentemente, decidiamo di scendere. Tempo di arrivare al rifugio ed il cielo si apre e ne esce una giornata superlativa. Pazienza, "questa è la vita" ci rincuora sorridendo una guida di Zermatt anche lui ridisceso.
Giunti a Zermatt si pone il problema di tornare a recuperare la macchina a Zinal. Tralasciamo i costi esorbitanti, partiti alle 13.30 da Zermatt siamo di nuovo a casa dopo 11 ore. Comunque sia ottima trasferta, in ottima compagnia, su ottime montagne... ed un arrivederci alla prossima guglia....

l'Obergabelhorn è stato poi salito dagli Alpinistdellambrusco nell'Agosto 2015 


Serata mangereccia in camping a Zinal

Zinal e la Val D'Anniviers
salendo alla Cabane fa capolino la Dent Blanche

la Cabane du Mountet
Zinalrothorn, a destra la Rothorngrat

il versante Nord dell'Obergabelhorn, in rosso la via Normale per la Wellenkuppe, in verde la Arbengrat

Dent Blanche

Giretto pomeridiano di perlustrazione: evidenziato il canalino di accesso alla Rothorngrat.


L'arrivo in cresta ci apre uno spettacolo sul gruppo del Rosa


sui primi gendarmi della Rothorngrat



si sale

magnifico granito rosso rugoso...
vai Gio!!
guardando indietro il profilo affilato della Rothorngrat

ultimi passaggi sulla Binerplatte


La bellissima Rothorngrat e il panorama che offre la salita


manca poco alla vetta dello Zinalrothorn


panorama di vetta




La delicata discesa: a sinistra la normale, a destra la Rothorngrat


Weisshorn

il profilo del Corno Rosso di Zinal (Zinalrothorn)



 
La lunga discesa su neve ormai molla

il Cervino qui è una presenza costante

alla Rothornhutte

il tracciato di salita all'Obergabelhorn con il punto in cui ci siamo fermati

Verso l'Obergabelhorn: le rocce che precedono la Wellenkuppe

 Indecisione tra nuvoloni scuri...

 ...infine giù in doppia


lo splendido sentiero che porta a Zermatt