Se si percorre a piedi o in funivia il ghiacciaio del Gigante che dal Rif. Torino sale all'Aguille du Midi, il versante est del M. Tacul è una presenza costante. E' un alternanza di contrafforti di grantito e couloir di ghiaccio che sfilano uno dopo l'altro sino ai dolci pendii del col du Midi, porta di accesso per la vetta del Bianco. Da qui si ha il miglior colpo d'occhio sul versante glaciale del Tacul: un'affascinante quanto minacciosa cascata di seracchi. Il punto di transizione tra questi due mondi è il Triangle du Tacul, uno sperone roccioso che culmina sulle cornici di neve in prossimità della vetta.
Visto il caldo di questi giorni, ed ancora la molta neve presente, puntiamo in alto ed a Nord. Scelta che si rivelerà azzeccata! C'è chi si scorda a casa la giacca a vento, chi l'accendino per il fornellino, chi il tè per la colazione, poco male se non fosse che il colpevole è uno solo. Ma l'importante è che la goulotte Cherè è in ottime condizioni, a tutto il resto si rimedia. La continuazione della goulotte sugli speroni rocciosi che conducono in vetta completa magnificamente un'attraversata splendida che altrimenti risulterebbe sacrificata. Questo percorso permette di raggiungere la cima del Tacul, e con la discesa dalla via normale si chiude un anello di grande soddisfazione dando un senso di compiutezza all'ascensione.
Piantiamo la tenda al col du Midi un vero e proprio campeggio d'alta quota, a cena siamo sorpresi da una buferotta improvvisa che ci ricorda dove siamo. La tensione c'è ... Alle 4.45 siamo gli unici del campeggio a partire. Il tempo oggi è splendido. Anche se per solo 24 ore i gesti, i pensieri ed i movimenti sono tremendamente distanti dalla routine quotidiana. Fare colazione nel sacco a pelo, scrostare la cerniera della tenda dal ghiaccio della notte e guardare i seracchi del Tacul risplendere sotto la luna in un silenzio irreale ti fanno sentire dannatamente vivo ma non so il perchè. Le prime 4 lunghezza sono su ghiaccio ottimo, ben gradinato ma con due muri a 85°. Il capocordata spiccozza magnificamente a suo agio, i nuovi attrezzi fanno la differenza e saliamo tutto sommato senza troppi intoppi. Più delicato, anche se tecnicamente più facile, è la restante parte che conduce sui pendii del Tacul, da percorrere spesso in conserva protetta. Una volta terminata la Goulotte, tenersi a sinistra, noi siamo andati a destra ingannati da cordini di sosta. Con un'ultimo bellissimo passaggio di roccia ci si trova improvvisamente sulle cornici di neve in prossimità della vetta. Per un attimo abbiamo qualche secondo di esitazione e siamo tentati di deviare direttamente sulla normale tralasciando gli ultimi 100 m di roccette. Esitazione che dura non più di qualche secondo e dopo un ultimo sforzo di volontà siamo alla croce di vettà dei 4248 m del Mont Blanc du Tacul. Il circondario, anche se già noto, è superlativo, infondo ogni volta siamo qui per questo. La discesa per la normale è un delirio per via della neve sfondosa e rammollita dal caldo, gli incombenti seracchi che ci penzolano sopra la testa ci mettono il turbo ed in un'ora siamo alla tenda. Campeggio finito. Ormai non c'è più nessuno, si levano le tende e schiacciati sotto il peso degli zaini arriviamo all'imbarco della funivia dell' Aiguille du Midi sfiniti.
Complessivamente impieghiamo circa 7.5 ore, salita impegnativa (TD-)
la salita attraverso il Triangle du tacul e discesa per la normale
il camping Col du Midi
buferotta all'ora di cena
l'ingresso nella Cherè
prime luci sui Cosmique
2° muro
si prosegue tra roccette, crestine e misto
dalla normale ci osservano
ultimo bellissimo passaggio
una cordata ci segue
le cornici sommitali
le roccette di vetta
4248 m....in vetta al Tacul
Blanche, Bianco e Maudit
Jorasses e Rochefort
in discesa
la goulotte
....!!!....
camping finito...
complimentoni ragaz! ateci qualche dettaglio tecnico: soste? difficoltà su ghiaccio? possibilità di salire la goulotte scalzi?
RispondiEliminahei Hermanno!! ci vediamo per la borlengata mi raccomando!! soste presenti, su ghiaccio danno difficoltà 4 ma essendo gradinata credo sia 3+. Però si è a 4000 m! La goulotte attende ancora la prima ripetizione a piedi scalzi....
RispondiEliminaBravi soprattutto per averla conclusa con la logica cima del Tacul, nello stesso modo che mi son sempre detto proverò a seguire anche io ;-)
RispondiEliminaQuanto mi sarebbe piaciuto essere con voi....bravi.
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