domenica 19 agosto 2012

Adamello - Via Terzulli

La via Terzulli è un itinerario in parte attrezzato che con passaggi di II-III grado permette di raggiungere la cima dell'Adamello da ovest, guadagnando passo dopo passo l'incantevole Val Miller. Il lungo pellegrinaggio verso la sommità è allietato dalla presenza del rifugio Gnutti, costruzione ricavata a metà degli anni '70 da un fabbricato dell'Enel in prossimità del lago Miller. Dal 1978 il rifugio è gestito da Maria Domenica e dal marito, veri guardiani di questo versante della montagna. La loro grande passione per le vette e per l'alpinismo si traduce in una rara cordialità che lascia un segno indelebile sui viandanti. Prodighi di consigli ed aneddoti sulle cime circostanti, la loro accoglienza trasporta nel regno della montagna più vera, quella che consuma i piedi e arricchisce di emozioni. All'interno del rifugio si è circondati dalle citazioni di Battistino Bonali, che qui era di casa, e di Renato Casarotto. Due giganti dell'alpinismo di tutti i tempi che non amavano troppo la notorietà, come le appartate pareti granitiche di questa vallata. Quasi commosso ascolto i racconti di Domenica e Davide, i cui volti lasciano trasparire le gioie e le fatiche di una vita tra i monti. Parliamo delle ascensioni fatte, dell'Adamello, della Patagonia e del Perù. Della lontana estate 1993, quando rincorrevano il susseguirsi di emozioni in ascolto radio dal rifugio, pregando per un amico, quell'alpinista fortissimo disperso sulla nord del Huascaràn. Uno che scendeva il Cervino con gli sci mi dicono, una persona straordinaria che ha lasciato a tutti gli alpinisti un bellissimo inno alla montagna. Leggere "Grazie Montagna" è sempre come trovare una risposta alle domande di questa enorme passione. Dalla prima volta che sentimmo queste parole proprio nel cuore della Cordillera Blanca. Maria Domenica ci dice ormai da un mese tutte le mattine si alza alle 5 per preparare le colazioni. Decidiamo di lasciarla dormire un pò di più e ci arrangiamo per nostro conto con partenza sotto un cielo coperto da fitte nubi. La rabbia sembra prendere il sopravvento ma cerchiamo di controllarla sapendo che bisogna accettare ciò che offre la montagna. Proseguiamo speranzosi, quando un vento misterioso spazza via tutto il grigio che ci sovrasta....





Risalendo la ripida valle attraverso le "purificanti" Scale del Miller




Rifugio Gnutti: scorci




Alta Val Miller con i contrafforti granitici dell'Adamello




L'attacco della via Terzulli






Il Passo dell'Adamello. Sulla destra il Corno Miller



Il ghiaioso panettone sommitale dell'Adamello




Lago Pantano d'Avio e Lago Venerocolo dalla cresta



L'aereo bivacco Ugolini, in posizione da favola




Pian di Neve



Salto del crepaccio. Una goliardica attività!


1 commento:

  1. Gran bel giro ragazzi!
    Quanti bei ricordi questa salita, una delle mie prime ascensioni (nel 2006)! Dagli interminabili scalini per raggiungere lo Gnutti, all'accoglienza davvero speciale del gestore. E quell'asina che pascolava intorno al rifugio, che tutti i giorni saliva da sola da Malga Premassone e vi riscendeva, sempre da sola, alla sera quando il rifugista le ordinava di tornare alla stalla, c'è ancora??
    E poi l'Adamello, affrontato alla punkabbestia senza la minima attrezzatura alpinistica (ma per fortuna non ricordo passi di III), e infine la discesa interminabile, un'indigestione di granito!

    RispondiElimina