Obelisco di roccia di forma piramidale, il Cervino non ha bisogno di presentazioni. Bello uniforme ed attraente visto da valle diventa più complicato ed articolato se visitato da vicino. Il lato svizzero offre sicuramente la prospettiva più attraente ma la cresta più bella da salire (per l'alpinista medio) è la via italiana: la Cresta del Leone. Il nostro obbiettivo è attaccarla da Breuil per poi scendere in Svizzera per la Cresta dell'Hornli, compiendo una traversata logica ed appagante che permette di conoscere i due volti di questa montagna. Contiamo di impiegare complessivamente 4 giorni. Per Ferragosto, 5 lambruscari si incamminano verso il nuovo rifugio Duca degli Abruzzi, che risulta molto accogliente con tanto di bagno in camera. L'ascesa al bivacco Carrel è già salita vera: superato lo stretto e severo intaglio del Colle del Leone inizia il percorso in cresta con il tratto di corde fisse della Cheminee, probabilmente il passaggio più atletico di tutta la salita. Sulla Cresta del Leone il vuoto è sovente, e si percorrono lunghi tratti a picco sulla vertiginosa parete Ovest. Le corde fisse non addomesticano più di tanto un ambiente severo di alta montagna. Chi disprezza o giudica il Cervino credo non abbia mai avuto il piacere di salirlo. D'altronde il panorama è sempre vasto ed immenso a 360°. In vetta ci si sente improvvisamente grandi e la montagna scompare sotto ai tuoi piedi, c'è poco spazio, la commozione è reale. Pochi passi a picco sulla parete Nord e risaliamo sulla punta svizzera, dove inizia l'interminabile discesa. Tra corde doppie, tratti attrezzati e disarrampicando arriviamo al bivacco Solvay al calar del sole, troppo tardi e troppo stanchi per ridiscendere sino a valle.
Il ritorno a Cervinia è un carosello attorno al Cervino, la tensione finalmente cala e col naso all'insù ognuno di noi fantastica sulla fatica e sulle paure della salita, ma infondo il bello è proprio adesso, abbandonare gli occhi ed il pensiero su questo meraviglioso ammasso di sfasciumi che da oggi sentiremo più nostro.
Nelle foto in alto: la cresta del Leone da Breuil con evidenziati il rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondè e il rifugio Carrel; la cresta dell'Hornli con la Solvayhutte a la Hornlihutte.
Nelle foto in alto: la cresta del Leone da Breuil con evidenziati il rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondè e il rifugio Carrel; la cresta dell'Hornli con la Solvayhutte a la Hornlihutte.
La salita al Duca degli Abruzzi con le nubi che nascondono le vette
Verso il Carrel, qualcuno ci osserva...
Attività pomeridiane al rifugio
Scorci sulla cresta del Leone
la faticosa scala Jordan preannuncia la vettaSi scende verso Nord per risalire sulla vetta svizzera
Zermatt è la giù in fondo