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"La salita al Cevedale da Pejo è un percorso lungo, elegante ed alpinistico". Più o meno così lo descriveva una nota rivista di montagna qualche anno fa. La realtà conferma davvero quello che ci si aspetta. Di tutte le possibili vie di salita al Cevedale, effettivamente la cresta est pare essere quella più remunerativa. Non solo per i bellissimi scorci che già si ammirano durante il passaggio in Val Venezia, ma anche per la varietà di terreni durante l'ascensione e l'attraversamento della Zufallspitzen che, lungi dall'essere un'anticima del Cevedale vero e proprio, è una vetta a sè stante. Bella, aerea e molto molto panoramica. Le 13 cime in realtà sono 14. O forse anche 15. Alle difficoltà tecniche contenute (parlando a fredde scale rimarrei sul PD/PD+ a seconda delle condizioni della cresta, che presenta solo qualche passo un pò ostico), si affianca però un certo impegno fisico. Sopratutto durante la discesa del ghiacciaio non proprio in salute ottimale. I maggiori pericoli oggettivi forse sono proprio dalla vetta del Cevedale in giù, tra crepacci aperti, sfasciumi ed impetuosi torrenti da guadare. Fino al quadro bucolico che si apre ai piedi dello stupendo rifugio Larcher. Ma anche questo è l'ambiente d'alta montagna. L'ambiente che amiamo di più.
(nella foto sopra: commoventi cascate in Val Venezia)
Si delinea il percorso: da sinistra la cresta est, cima Zufall, Monte Cevedale
La Val Venezia. In lontananza il Brenta e la Presanella
Rifugio Larcher. Un luogo parecchio accogliente
La Vedretta della Forcola
Il profilo della lunghissima cresta est
Al termine della Vedretta, la Val Martello
Palòn de la Mare, Vioz ed in lontananza San Matteo
Gran Zebrù ed Ortles, versanti est-sud est
La cresta al Cevedale dalla Zufallspitzen
Monte Cevedale
La triste condizione dei ghiacciai che si sciolgono in fiumi carichi di disperazione.
God save ice lands!
Non so perchè ma questi ghiacciai mi emozionano sempre! Bravi! Mi ricordavo una croce di legno traballante sul Cevedale, se la son portati via??
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