Lasciate sfilare le giornate di festa con il loro tempo incerto, un esemplare della sottospecie corlese di Alpinista del Lambrusco, come suo solito, si avventura solitario il mattino presto all’esplorazione degli anfratti più ombrosi dell’amato Appennino. Il suo istinto lo ha portato stavolta all’Alpe di Vallestrina, precisamente sulla sua pareteNW, una cima di secondaria importanza nel Gruppo del Monte Cusna. La prima via prescelta è la Fornaciari.
1. Via Fornaciari (rosso)
Sale regolare nel canalone al centro della parete. Velocemente si risale il canale a 55-60°, superando alcuni tratti più ripidi (fino a 70°) con fondo nevoso scarso. A metà della via una variante conduce ad aggirare a sinistra uno sperone roccioso salendo un ripido ed incassato canalino, per poi con un breve traverso a destra riportarsi al centro del canale. Si esce in vetta sul ripido, superando una piccola cornice.
Sono in vetta alle 8.10. è prestissimo, si attacca la via Ellitilli.
2. Via Ellitilli (Arancio)
Sale verso sinistra su di un’evidente cengia nevosa, per poi salire su un nevaio fino alla cresta, a una ventina di metri dalla cima. La cengia imboccata però non è la giusta, più stretta e scoscesa, con neve non ghiacciata e con scomodi tratti scoperti. Vi si accede attraverso un saltino roccioso e la si abbandona dopo alcune decine di metri, superando un secondo balzo poco innevato (70°) e salendo poi un ripido pendio di neve dura (60°) che, piegando infine a sinistra, sbuca addolcendosi sulla cresta sommitale.
Sono di nuovo in vetta alle 9.10. è prestissimo, si attacca la parete per una nuova via.
3. Via "Dulcis in fundo" (Giallo)
Alla base della parete, procedendo verso il centro, è facile inventarsi qualche linea sui solchi più o meno innevati che interrompono le compatte bastionate rocciose. La nuova linea di salita, un canalino di terra e neve che si impenna sino a 75°, termina su un pendio e dopo un traverso verso destra che, e superato un altro salto molto ripido, riporta alla traccia della via Fornaciari. Poco più in alto, a destra, si svela un canalino incassato e ripidissimo, che di fatto sale tra la Via Fornaciari e la Via Joe Mitraglia quast'ultima aperta da Sturno & Company 08.02.2004. Il canalino ricoperto di sassi, terra e colate di ghiaccio (75° o più) procede allargandosi e salendo dritto per dritto, alternando molta terra a poca neve ghiacciata, con pendenze sostenute sempre oltre i 65° e tratti rocciosi impegnativi. L’uscita è sulla destra, sulla cresta nello stesso punto in cui termina la via Ellitilli.
Soddisfatto, l’esploratore solitario scende verso valle,dopo una mattinata di puro ravanamento su neve, ghiaccio e roccette.
Veduta d’insieme della parete NW dell'Alpe di Vallestrina
Rosso: Via Fornaciari AD (tratteggiata la variante)
Arancio: Via Ellitilli AD (18.03.2000) (tratteggiata la via originaria, continua la variante seguita)
Blu: Via Joe Mitraglia AD+ (08.02.2004)
Giallo: Via Dulcis in fundo D- (06.04.2010)
Verde: canali seguiti in discesa
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La parete vista dalla base, poco sopra il bivacco Vallestrina.
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La via Fornaciari vista dall’uscita in vetta
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La via Ellitilli dal basso e dall’alto.
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Uno scorcio laterale della parte alta della parete.
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Il canale a sinistra della parete seguito in discesa.
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La seconda parte di ghiaccio e misto di"Dulcis in fundo"
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Sassofratto, Prado e Cipolla, con le innumerevoli linee di salita.