Ci carichiamo
quindi la tenda in spalla e ci lasciamo volentieri alle spalle il caos della
val Masino salendo la bella val Porcellizzo fino al Rif. Gianetti, nei pressi
del quale allestiamo il campo base, accompagnati da un gregge di pecore fin
troppo curiose. Circondati da simili cattedrali di granito ci sentiamo immersi
in queste vette tutte da scalare; il Pizzo Badile ci sovrasta benevolo
scrollandosi via la nube che lo incappucciava nel pomeriggio.
L’indomani
ci muoviamo che è ancora buio e raggiungiamo l’attacco mentre sorge il sole. La
notte è stata più fredda del previsto e ad arrampicare in quel camino si gela.
L’assaggio di quel granito comunque ci aggrada e proseguiamo per qualche tiro
fino a ritrovare volentieri il sole.
Decidiamo ora di complicarci un po’ le
cose: il Nonno lasciando cadere il suo secchiello; io sbagliando completamente
un tiro, andando a zigzag su terreno più difficile e roccia infida. Mentre
torniamo sulla retta via ci sorpassa una cordata di tre bergamaschi, con cui
condivideremo la salita, ma che soprattutto ci presteranno un secchiello
semplificandoci non poco il resto della giornata. Procediamo quindi spediti su
bella roccia e arrampicata piacevole, sempre a tiri, tutta da proteggere. La
giornata è splendida e la salita è allietata da un panorama di prim'ordine. Aggirata
la prima delle Cuspidi Ferrario cavalchiamo il filo affilato ed estetico della
seconda, il passo più caratteristico della salita, in massima esposizione. Con
altri 4 tiri, sempre a ruota dei bergamaschi, raggiungiamo la Madonnina della
vetta. Arrampichiamo da più di 7 ore, 13 tiri, vediamo il Badile ancora lontano
e decidiamo di rinunciare alla traversata; attendiamo scomodamente il nostro
turno per calcare la minuscola vetta prima di gettare le corde doppie per la
discesa.
Dopo circa 8
calate e senza troppi inghippi siamo sulla pietraia alla base di Punta Sertori.
Ci attende, dopo una birra coi nostri nuovi amici al rifucio, un’altra fredda
nottata al campo base, per goderci al meglio la piccola fuga tra i monti e
prima di tornare al caldo della pianura.
Salita effettuata il 13-15/08/19
Salita effettuata il 13-15/08/19
In vista del Rifugio Gianetti
Il nostro campo base, condiviso stanotte con due ragazzi scozzesi.
Sullo sfondo Pizzo Badile, Punta Sertori e Pizzo Cengalo
Sullo sfondo Pizzo Badile, Punta Sertori e Pizzo Cengalo
La pressoché costante compagnia ovina
Il camino dei primi due tiri (ma meglio farne uno solo ignorando la sosta sulla sinistra)
Arrampicata divertente
Bel passaggio (ma le corde tirano a manetta!)
Il Cengalo e lo Spigolo Vinci ci fanno conpagnia
Dalla vetta, il Badile troppo lontano... alla prossima!