Il Monviso è uno dei profili più famosi delle Alpi. La sua piramide di roccia svetta elegante sopra la pianura padana e da sempre rappresenta un'inconfondibile punto di riferimento geografico, storico ed alpinistico. L'ascesa alla cima da parte di Quintino Sella, nel 1863, stimolò la nascita del Club Alpino Italiano, e da allora sono innumerevoli le vie aperte sulle sue pareti. La cresta est è una delle salite più classiche del Monviso ed anche una delle più abbordabili. Osservata dal rif. Sella si presenta come una linea netta che taglia per intero la parete est con un'estetica impeccabile. Ma è solo un'ingannevole percezione prospettica. La parete è solcata da un grande canale (canale ESE) che crea una spaccatura della parete sul cui bordo corre la cresta est. Il percorso pur essendo logico ed intuitivo, non è obbligato, e lascia spazio a diverse interpretazioni e varianti.
Parcheggiata l'auto a caro prezzo (10 euro/giorno) a Pian del Re in circa 2 ore si sale al Rif. Sella che sorge sulle sponde del Lago grande di Viso proprio sotto la parete est. La colazione è per tutti alle 4.30, la maggioranza si dirige sulla normale mentre in 6/7 cordate puntiamo ad est. Rimontato lo zoccolo basale si procede per balze rocciose cercando "il facile" con passaggi che non superano il III. Nella prima parte attenzione a non spostarsi troppo in parete in quanto le difficoltà aumentano improvvisamente. E' ancora buio, quando, per errore, ci spostiamo troppo dalla cresta e siamo costretti ad un tiro di corda non previsto dove un provvidenziale friend incastrato ci riporta sulla retta via. Un'alba magica infuoca la est del Monviso, intorno un mare di nubi avvolge la pianura. Saliamo ora slegati con passaggi di max III sino sotto il torrione S. Robert dove nei pressi di una targa in marmo ci leghiamo e proseguiamo con alcuni tiri di corda e tratti in conserva. La via si fa ora più aerea e divertente, si superano alcuni torrioni di bella roccia sino ad un tiro di 30 m esatti (tiro chiave della via IV) che sbuca nei pressi della "via della lepre" (grossa scritta su un masso di roccia). Si ignora la deviazione e si prosegue sulla destra risalendo ancora qualche risalto di roccia sino ad incrociare la via normale a pochi metri dalla croce di vetta. La discesa per la parete sud lungo la via normale è tortuosa, impegnativa ed eterna. Sotto il passo delle Sagnette è presente una via ferrata attrezzata con catene che permette di superare un balzo roccioso di circa 200 m. Una lunga salita decisamente consigliabile, che con difficoltà contenute permette di effettuare una bella traversata del Monviso.
note tecniche:
difficoltà: AD-, max III sino a sotto il torrione S. Robert, poi la scalata diventa un pò più continua con qualche tiro di corda di max IV; per il torrione S. Robert considerare 1 ora in più;
tempi impiegati: 5,30 ore dal rif. alla vetta, 4 ore per la via normale in discesa sino al rif. Sella;
salendo verso il Rif. Sella
la nord del Monviso devastata da una torrida estate
il Rif. sella sulle sponde del lago grande di Viso
la linea della cresta est osservata dal Rifugio
riposo pomeridiano
i profili del Monviso
alba sulla pianura padana
sopra il mare di nubi
la est si infiamma
tra le pieghe della parete
il Nonno sui gendarmi finali
il tiro chiave su roccia ottima
i torrioni finali della cresta
congiungimento sulla normale
la croce di vetta del Monviso
in discesa sulla parete sud (in rosso il colle delle Sagnette)
il bivacco Andreotti
la parete sud della via normale
in discesa lungo la ferrata delle Sagnette