Come previsto, ancora non ci siamo abituati ai numerosi e rocamboleschi tornanti che dalla pianura ci trascinano fino alle pendici dei monti di marmo toscani. Ma ancora una volta il pensiero è più veloce di qualunque mezzo di trasporto: già sta serpeggiando tra valli e creste alla ricerca di logiche ed eleganti vie di salita.
Per questa volta lasciamo a casa la voglia di affrontare vie difficili e ci concentriamo su due linee che da mesi ci stuzzicano la curiosità: la cresta degli angeli al Monte Pittone e la via Maestri alla Torre Francesca (Pizzo delle saette).
Attacchiamo la cresta alle 18 di sabato: dietro di noi il mare e la sicurezza di un lungo tramonto. La via è affascinante, per lunghi tratti erbosa e traballante. La linea di salita è logica, poche protezioni in loco e difficoltà sul III-IV con due tiri che arrivano al V. Arriviamo in cima che ormai è buio, ma al Sole si sostituisce la Luna piena, che ci illumina da ovest. Mangiamo e festeggiamo nei pressi del Rifugio Massa.
Raggiungiamo la Torre Francesca da Isola Santa, partendo la mattina seguente. Con un lungo avvicinamento di più di tre ore raggiungiamo l'attacco. Il Sole è alto e forte, ci scalda e siamo molto molto felici! La via, purtroppo, ha perso le caratteristiche alpinistiche dopo una inutile spittatura (comunque da non sottovalutare perché a tratti estremamente lunga) e l'arrampicata non è sempre piacevole come ci aspettavamo. Dalla vetta ci caliamo in corda doppia nel canale del serpente, interessantissimo itinerario invernale. Arrivati alla macchina, partiamo per affrontare le mille infide curve che ci separano da casa. Ma come al solito, per fortuna, il pensiero supera tutto e tutti e già si allieta posandosi sulle rocce e sui ghiacci del prossimo futuro. Au revoir, Apuane!
La famigerata "strega" contempla il golfo dei poeti, ignorandoci
Angel's ridge. First pitch. Paléo
La calata in doppia a 3/4 di via
Sul "fratino"
La Torre Francesca, percorsa dall'evidente fessura/camino della via Maestri
Prati e sole
Maestri route. First pitch.
Paléo che difficilmente si addice alla catalogazione come S2
Lo spigolo (IV)
Calate nel canale del serpente
La temibile parete sud del Sumbra, 800 m di paléo pericolante...