Era da tempo che curavamo questa
bella salita. La quota relativamente modesta, e la tipologia del
tracciato ne fanno una linea di ghiaccio "stagionale" spesso da cogliere
"al volo". L'autunno è la stagione più propizia per trovarla in
condizione, a patto di evitare precoci nevicate che ne complichino
l'avvicinamento ed aumentino l'oggettivo pericolo di scariche nel
canale. Dal canto opposto, se secco,, il couloir perde di significato.
Le nevicate tardo estive hanno fatto il loro lavoro, cercando di
rimediare ad una torrida estate, ed il week end di tempo buono ci
invogliano ad andare a controllare di persona. Il Couloir dell'H è il
più marcato canale del versante nord del M. Nero che dal rifugio Segantini
si presenta come un possente pilastro di granito a sostegno della
vertiginosa parete est della Presanella. C'è quindi un'alternativa alla
famosa e frequentatissima parete nord che già avevamo visitato sia per
lo Scivolo Nord che per la via Faustinelli. Sabato pomeriggio
parcheggiamo l'auto nei pressi
di Malga Vallina D'Amola che si raggiunge percorrendo la Val Nambrone
per stretta strada asfaltata. L'ultimo tratto (300 m circa) è sterrato e
ripido. da qui in un'ora si raggiunge il locale invernale del Rif.
Segantini ricavato nel vecchio rifugio con 8 letti e coperte. No gas.
Sono con Noi altri due ragazzi che tenteranno la più difficile linea di
Clean Climb. Il passaggio all'ora solare ci impone di puntare la sveglia
un'ora prima in modo da essere all'attaco del canale con le prime luci
dell'alba. La traccia presente su neve ci facilita non poco
l'avvicinamento e senza difficoltà ci troviamo all'attacco dell'"H" con
un'alba infuocata sul Brenta. Il primo tiro sono 60 m di ghiaccio ottimo
con due salti fino a 85° davvero bellissimi. Si sosta su colletto, poi
si prosegue su pendenze minori (60°) per canale nevoso. Si supera
qualche risalto senza particolari difficoltà sino alla biforcazione
nella parte alta del canale. La via classica prosegue a destra per
stretto canale con buon ghiaccio sino al primo salto di roccia, poco
proteggibile (noi non abbiamo trovato nessun chiodo presente). Da qui in
avanti il ghiaccio scarseggia e la neve è meno trasformata. Il risalto
roccioso si supera con pasaggio delicato e si prosegue con un secondo
passaggio atletico (masso incastrato) che si
scala con buoni agganci di pikke (qui presente un chiodo sulla destra
prima del risalto). Da qui un facile canale nevoso e qualche roccetta
depositano sulle cornici nevose del Colle di M. Nero. La vetta della
Presanella è poco sopra di noi, si intuisce distintamente la croce
metallica di vetta. A sud la distesa glaciale del gruppo dell'Adamello
ruba la scena, ancora più in là si intuisce la familiare sagoma
dell'Appennino. Un ripido canale di discesa ci fa perdere quota
velocemente, sino a risalire con l'aiuto di cavi metallici alla
bocchetta di M. Nero dalla quale in discesa per il versante opposto si
ritorna al Rif. Segantini. Arriviamo alla Malga d'Amola con le frontali
accese quando è ormai buio. La stanchezza prende il sopravvento ed un
silenzioso ed assonnato viaggio di ritorno in macchina lascia ognuno immerso nei suoi
pensieri e nelle sue riflessioni di questa ennesima avventura, che a
lungo termine non potrà che rievocare solo bei ricordi di un bellissimo
week end autunnale in compagnia di amici.
il Brenta ci accoglie
salendo al Rif. Segantini
il Bivacco Invernale del Rifugio
cena con atmosfera tipica
prime luci
il Brenta si infiamma con uno spettacolare skyline
eccoci sotto all'"H"
si parte!
il Giampa sul primo risalto
Il Presidente in tenuta da ghiaccio
Bellissimo!
2° risalto
Il Giampa alla prima sosta
sul canale nevoso oltre la prima sosta
si prosegue con qualche risalto
la Giornata è ottima e le velature previste tardano ad arrivare
si sale nel canale in bellissimo ambiente
al bivio: a destra il percorso classico, a sinistra l'uscita diretta
noi giriamo a destra con un bel canale di ghiaccio
il Nick prova a forzare il primo passaggio chiave
Edo lo supera di corsa
osservatori dal basso
ultime rampe
al cospetto della Presanella
e dell'Adamello
Carè Alto e Corno di Cavento
si inizia a scendere
giù per il canale...
...e su alla bocchetta di M. Nero...
...e di nuovo giu verso il Rif. Segantini.