domenica 21 luglio 2013

Mont Maudit_cresta Kuffner


 
La kuffner! Classicissima salita di cresta al M. Maudit, incarna forse più di ogni altra salita la magia dell'alpinismo e la bellezza intatta della natura. Qui non sono gli spit che bisogna seguire e nemmeno i vecchi chiodi, ma bisogna semplicemente indovinare questa linea di candore che delimita due versanti molto differenti del massiccio del M. Bianco; il versante della Combe Maudit che appartiene all'uomo e agli impianti e quello della Brenva che non soffre alcuna concessione. Questo giro sono la collaudatissima e fortissima cordata Pavaro-Gio a tentare la salita. Per evitare la promisquità del bivacco della Fourche prenottiamo al Rif. Torino. Partenza in piena notte, si risale un colatoio sino a portarsi in cresta. Qui siamo colti dall'alba e lasiamo i nostri occhi meravigliarsi della roccia rossa dell'Androsace e delle linee di fuga che corrono sul versante Brenva,...la via è sensazionale, non molla mai, l'uscita sulla spalla del Maudit è una liberazione che dura pochi istanti e continua con l'affannosa risalita della vera vetta del Maudit che raggingiamo ormai in pieno giorno. Discendiamo per l'ormai arcinota via normale all'Aiguille du Midi, ora è solo questione di volontà, e ci sforziamo di ripetere all'infinito un passo davanti all'altro sino alla galleria di ghiaccio della funivia.

 la rampa di accesso alla cresta ed al bivacco della Fourche

oscurità nel colatoio che porta in cresta


 tra le rocce rosse verso l'Androsace
  

la Brenva si infiamma

 il fotogenico passaggio su neve prima del gendarme dell Androsace

 cornice sulle Jorasses




 ultimi passaggi di cresta


sulla spalla del Maudit ormai fuori dalle difficoltà

sempre più in alto
Verte

 In vetta al Maudit

in discesa tra i seracchi del Tacul

un ultimo sguardo indietro: spalla e vetta del Maudit

martedì 16 luglio 2013

Presanella: Via Faustinelli alla Parete Nord


Eravamo già stati nel 2011 ad ammirare il versante Nord della bastionata Presanella-Vermiglio, che si slancia verticale dalla borgata di Stavel. Allora avevamo salito il classico scivolo Nord. Torniamo per tentare la "vera" parete Nord di questa bella cima: la via Faustinelli.
Parcheggiamo al Forte dei Pozzi Alti ormai nel tardo pomeriggio e ci incamminiamo di buon passo verso il Rif. Denza. C'è chi sale il sentiero a piedi scalzi dimostrando di aver raggiunto ottimi risultati in questa strana, ma non banale, specialità. Allestiamo la tenda sui prati in riva al lago osservati dalla salita dell'indomani. La partenza è mattiniera ed alle 2.20 risaliamo la morena con ormai diverse cordate che ci precedono. Quando deviamo sulla Faustinelli, davanti a noi resta solo una cordata che devia sulla via della Goulottina quindi attacchiamo la via per primi. L'inizio è su neve ottima a 55°, il rigelo è potente, la via prosegue con una serie di 8 tiri da 55/60 m che ci depositano in vetta. Le pendenze sono sostenute con tratti a oltre 60° su misto, tratti di ghiaccio sottile ma buono che permette una progressione relativamente sicura. Non troviamo soste attrezzate e ci serviamo di spuntoni e viti da ghiaccio. La via è varia e divertente e molto bello è il canale finale che conduce alla cornice di vetta. All'uscita dall'ombrosa parete dopo ore di ravanamento verticale solitario, l'udire il frastuono della folla festante della croce di vettà non ci infastidice più di tanto, anzi...
Non ci resta che intraprendere la lunga discesa sulla via normale per tornare al nostro camping, ora inondato di sole e per questa volta circondato da prati fioriti. Il meritato riposo qui, ora, sembra la cosa più azzeccata...

tempi: 6.5 ore dal Rif. alla vetta, 2.5 ore la discesa sino al Denza


 
 lungo il bellissimo sentiero per il Rif. Denza


campo base da cartolina

 appena superata la crepaccia terminale

 ci raggiunge una cordata



 il profilo della normale verso la sella di Freshfield

il Barba sonnecchia in sosta


 

delicato traverso che porta all'imbocco del diedro finale

guardando in su l'imbocco del diedro...

   
 sulla cornice di vetta all'uscita della Faustinelli
 in vetta alla Presanella


 Dolomti di Brenta e Ortles-Cevedale








 lungo la normale di discesa

l'arrivo di Barba alla tenda

 meritato riposo...

meraviglie della natura: rarissimi esemplari di Lilium Martagon e Giampaolus Lambruscus