La Tour Ronde è una Bellissima cima nel cuore del Monte Bianco, ed un
meraviglioso belvedere su gran parte del massiccio. Per qualche istante in vetta soffermiamo lo sguardo sullo spettacolo che
ci circonda: un brulichio di picchi, di guglie, di creste e di pareti
che rievocano nella mente le parole di Gaston Rèbuffat sul Monte Bianco
(Monte Bianco le 100 più belle ascensioni): ...straordinaria creazione
della terra, magnifico alla vista, è un paradiso per gli scalatori, da
nessun' altra parte la terra è stata di una tale generosità.."
Programmiamo di salire alla Tour Ronde per l'estetica parete Nord
occupata da due pendii di neve collegati da un couloir. Sulla carta si
tratta di una salita relativamente corta (400 m ) su pendio ripido, è un
pò che la puntiamo e viste le buone condizioni che sembrano esserci
decidiamo di tentare. Per anticipare le altre cordate e per goderci
appieno l'ambiente bivacchiamo nella Cirque del Maudit proprio sotto la
parete. Siamo soli, la tenda è un puntino che si perde sotto le cascate
di seracchi e le creste di granito rosso del M. Maudit. Il Sabato
pomeriggio, lo spendiamo in perlustrazione al Bivacco della Fourche, da
dove parte la cresta Kuffner...chissà.. tracciamo il percorso ancora
vergine ed una volta in cresta si staglia davanti a noi il versante
della Brenva,castello di roccia e ghiaccio che assieme alla sorella Aiguille
Blanches ne fanno una roccaforte di ineguagliabile bellezza.
Il mattino alle 5.00 siamo i primi ad attaccare la via, il primo pendio
di neve lo percorriamo in conserva protetta su neve, poi una volta
raggiunta la strettoia proseguiamo sino in vetta a tiri di corda
alternando ghiaccio e neve. La pendenza è costante dai 50 ai 60°, la
pressenza di ghiaccio può complicare di molto la salita. Attenzione
anche ai passaggi finali su roccia. Scendiamo per la cresta sud-est,
sino al ghiacciaio del Gigante e gattoniamo su enormi ponti di neve per
riguadagnare la tenda e quindi il rif. Torino, dove arriviamo provati
dalla fatica e surclassati dal sole. Come ogni grande gita, superati i
pensieri che ti assalgono nel momento di maggior fatica e difficoltà,
(del tipo: "ma che cavolo sto facendo") si viene catapultati in un mondo
mistico di compiacimento reciproco tra te e la montagna: e' la magia
dell'Alpinismo! Oggi abbiamo imparato che camminare e scalare in quasti
spazi magici, e subirne il suo fascino ha il suo prezzo, qualsiasi
salita sul M. Bianco non è scontata, questo ormai lo abbiamo capito..
Difficoltà: D-
Tempo da noi impiegato (cordata da 3): 5 ore la salita, 2.5 ore dalla cima alla tenda, più altre due ore circa arrivare al rif. Torino
verso le nostre mete
la postazione nel Cirque del Maudit con il tracciato che porta al bivacco della Fourche
salendo al colle della Fourche, in rosso la tenda, sulla destra la Tour Ronde con il canale Gervasutti
Bivacco della Fourche
l'ingresso nel couloir della parte mediana della parete
dentro al couloir
nella parte alta della parete
arrivo in vetta come lo si sogna
Il "Giro tondo" della vetta
Il centro del mondo: Noire-Blanches-Brenva
la cresta sud-est di discesa
prima e dopo