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Vero teatro all'aperto dell'outdoor, non troppo pubblicizzato, offre tanti spunti e possibilità per l'arrampicata, l'alpinismo invernale, il parapendio, l'escursionismo, MTB e ciclismo... quelli veri, senza code e senza biglietto...Noi oggi scegliamo l'arrampicata su roccia e ripercorriamo un itinerario di Gino Soldà, uno che in questo parco giochi ci ha passato la vita. La via aperta nel 1928 risale il pilastro nord est del M. Baffelan, incuneandosi con eleganza in un sistema di fessure e diedri che porta alla vetta. La roccia è quasi sempre molto buona, il percorso è logico e chiodato quanto serve, sono comunque consigliabili protezioni veloci, meglio dadi, per integrare soprattutto sui tiri più facili dove la chiodatura risulta a volte un pò "lunga". Non mi dilungo sul percorso in quanto sul web si trovano mucchi di relazioni e foto. Di solito molto frequentato, noi oggi abbiamo il culo di essere completamente da soli lungo tutto il pilastro, ci fa compagnia solo un parapendio che voltaggia sulla croce di vetta. In discesa ci "sorprende" la neve, purtroppo non abbiamo con noi le ghette, ma con sandali e pantaloni arrotolati sopra il ginocchio non dovremmo bagnarci più di tanto lo stesso....
il Passo di Campogrosso in veste semi-invernale
Giampa alla prima sosta e in azione sul terzo e quarto tiro
il vagabondo in sosta
il diedro del tiro chiave