![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuCQDUX8h7Odeg2tSdjuU_pp3WSza0Jrl46j5lJYdxPUfJhe8WoIJRlmmsl5fJH3u5xverylkxwJjHnWLsTH2UwGwEZ2yzlX380iFyL52qmCmbLJrdPDvsGS1iqChQfBpsQEwGVZINYAQ/s200/DSCN0831.jpg)
La parete est del M. Prado è una delle classiche dell'Appennino Reggiano. Le condizioni di questo inverno le hanno fatto assumere un aspetto davvero terrificante. Basti pensare che la via scelta da noi sale proprio sotto l'enorme meringa-bignè che sovrasta la cima, immagine tutt'altro che rassicurante. Così abbiamo cambiato obiettivo spostandoci sulla destra dove la parete sembrava più sicura. Il risultato è stata una linea esplorativa le cui difficoltà si sviluppano per 70-80 metri, ma che è lunga 150-200 metri se si attacca dalla base della parete. Noi siamo arrivati allo sperone con un traverso dalla cima del Cipolla raggiunta per la "Onion Ridge", la fantastica e storica cresta che affonda a Lama Lite.
La via esplorativa "Il ladro di reggiseni": AD/AD+, 60° max, impegnativa e aerea cresta finale che conduce alla cima.
Dall'alto: enormi cumuli attendono i visitatori; il Giampa ottimo capocordata su "Il ladro di reggiseni", scova la via perfettamente a suo agio in questo universo gelido; cresta finale, uno spettacolo da brivido.
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Il Battisti sommerso sotto quasi 4 metri di neve...!
Il nick in progressione su "il ladro di reggiseni"